Gianni Pilo Knihy

David Leppington torna nella sua città natale dopo un'assenza di oltre vent'anni per far visita a un vecchio parente e decide di prenotare una stanza nell'albergo della stazione. Sin dalla prima notte comincia a sentire voci, suoni e passi non umani provenire dalle cantine e salire fin nei corridoi. Qualche giorno dopo un operaio che lavorava alla riparazione di un tombino torna con le mani maciullate da strani e feroci morsi. Alcune persone scompaiono misteriosamente, lasciando tracce di sangue e di violenza. Il giovane David si troverà a combattere una guerra epica e sanguinosa.

Rediscover the classic fantasy series where demons and gods grant wonders and wreak havoc.

A Lovecraft va indubbiamente ascritto il merito di avere aperto nuovi orizzonti all’interno del genere dell’Orrore Soprannaturale, di cui è l’indiscutibile caposcuola: egli ha infatti portato le sue storie terrificanti al di là dell’uomo e della sua dimensione, investendo gli imperscrutabili abissi dello spazio, e ha indagato tutte le possibilità della paura in un universo allucinante e spaventoso.Spazi extra-galattici, alieni, dimensioni sconosciute, estremi confini del cosmo: questo l’universo del terrore soprannaturale partorito dalla fervida mente di un maestro di storie dell’orrore.

A Lovecraft va indubbiamente ascritto il merito di avere aperto nuovi orizzonti all'interno del genere dell'Orrore Soprannaturale, di cui è l'indiscutibile caposcuola: egli ha infatti portato le sue storie terrificanti al di là dell'uomo e della sua dimensione, investendo gli imperscrutabili abissi dello spazio, e ha indagato tutte le possibilità della paura in un universo allucinante e spaventoso Spazi extra-galattici, alieni, dimensioni sconosciute, estremi confini del cosmo: questo l'universo del terrore soprannaturale partorito dalla fervida mente di un maestro di storie dell'orrore.

Come si evince dal titolo, a farla da padrone è la narrativa dell’orrore, non l’orrore “adolescenziale” bensì quello con la “O” maiuscola.Vengono proposti al lettore cinque storie che portano le firme di altrettanti maestri del genere.L’innominabile di H.P. Lovecraft (The unnamable, 1925)L’anello di William H. Hodgson (The gateway of the monster, 1911) La palude di Robert E. Howard (Skulls in the stars, 1929)Leonardo di Manly W. Wellman (The Leonardo rondache, 1938)Le mummie di Seabury Quinn (The house of unholy magic, 1933)

Cinque tra i racconti più agghiaccianti sul tema delle ’case maledette’, scelti tra la produzione letteraria orrorifica di questo secolo. Cupe atmosfere, fenomeni inesplicabili e musiche inquietanti, fanno da fondo ad avvenimenti nei quali spettri, scheletri, vampiri e altre figure della notte, sono i protagonisti incontrastati. Il tema delle "case maledette" - o infestate - sul quale si sono espressi con ottimi risultati autori fantastici del calibro di Edgar Allan Poe, Henry James, Howard P. Lovecraft e Richard Matheson, è tornato in auge in questi ultimi anni grazie ai molti film su questo argomento che hanno riscosso successi sul grande e sul piccolo schermo, tali da creare delle vere e proprie serie molto seguite dagli spettatori: una per tutte quella de "La Casa".

Robert Ervin Howard (1906-1936) was an American pulp writer of fantasy, horror, historical adventure, boxing, western, and detective fiction. He is well known for having created the character Conan the Cimmerian, a literary icon whose pop-culture imprint can be compared to such icons as Tarzan of the Apes, Sherlock Holmes, and James Bond. Voracious reading, along with a natural talent for prose writing and the encouragement of teachers, conspired to create in Howard an interest in becoming a professional writer. One by one he discovered the authors that would influence his later work: Jack London and Rudyard Kipling. It's clear from Howard's earliest writings and the recollections of his friends that he suffered from severe depression from an early age. Friends recall him defending the act of suicide as a valid alternative as early as eighteen years old, while many of his stories and poems have a suicidal gloom and intensity that seem prescient in hindsight, describing such an end not as a tragedy but as a release from hell on earth.

Questo volume contiene il breve romanzo "L'ultimo castello" ed il racconto "Ulan Dhor", tratto dalla raccolta "The Dying Earth".