Parmenide è davvero quel filosofo speculativo quale è stato presentato nella tradizione filosofica occidentale? Se si abbandonano i pre-supposti 'filosofici' che guidano le interpretazioni moderne e si legge il poema come l'autore stesso lo descrive, una rivelazione divina, con tutto ciò che questo comporta, e lo si inquadra nel suo contesto storico-culturale Velino e Magno-Greco, la risposta è no. Parmenide descrive vividamente l'esperienza di una catabasi profondamente reale e trasformativa, guidata dalla divinità. Attraverso la parola 'performativa', fatta di suoni, immagini, 'catene verbali', la dea conduce il poeta al di là di ogni separazione e distinzione umana, ad un diverso stato di coscienza, alla quiete assoluta, all'esperienza dell'esistenza stessa. È questa la 'filosofia' di Parmenide. In questo stesso contesto di 'sapienza vissuta' anche i paradossi di Zenone assumono un'altra fisionomia. Lungi dall'essere 'giochi intellettuali', come vengono generalmente presentati, essi si rivelano parte integrante di una pratica catartica e trasformativa, tesa a superare gli automatismi concettuali e i luoghi comuni e a preparare l'individuo all'esperienza dell'essere come è intesa nel poema parmenideo.
Millj Laura Gemelli Marciano Knihy


Democrito e l'Accademia
Studi sulla trasmissione dell'atomismo antico da Aristotele a Simplicio
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How did the Ancient Greek Atomists come to assume the existence of atoms, and how did they understand their indivisibility? These are the most difficult questions facing researchers into Atomism in Classical Antiquity, and it is these questions that Laura Gemelli addresses in the present study. She re-examines the Ancients' tradition from a new perspective, starting from the influence that academic atomism and the attendant problems and concepts had on Aristotle's interpretation of ancient Atomism. This hitherto neglected perspective leads to a critical revision of generally accepted theses such as the origins of Atomism in Eleatism and the postulation of the atom as a solution to the aporias of infinite divisibility. The author then follows the further development of the views of Atomism put forward by Aristotle and Theophrastus as far as the Neo-Platonists. This book provides the foundations for a re-evaluation of the sources and a shift in perspective for research into the Ancient Atomists.