Cristina Pradella Knihy

The dramatic and sometimes heartbreaking story of families striving toward a better life in one of the twenty-first century's great, unequal cities. In this fast-paced book, based on three years of uncompromising reporting, a bewildering age of global change and inequality is made human. Annawadi is a makeshift settlement in the shadow of luxury hotels near the Mumbai airport, and as India starts to prosper, Annawadians are electric with hope. Abdul, a reflective and enterprising Muslim teenager, sees fortune in the recyclable garbage of richer people. Asha, a woman of formidable wit and deep scars from a rural childhood, has identified an alternate route to the middle class: political corruption. And even the poorest Annawadians, like Kalu, a fifteen-year-old scrap-metal thief, believe themselves inching closer to good times. But then, as the tenderest individual hopes intersect with the greatest global truths, the true contours of a competitive age are revealed.--From publisher description

«Ci ho messo un po’ per muovermi, la prima volta che sono uscita di casa con il velo integrale. Sono rimasta diversi minuti completamente paralizzata, con la mano stretta alla maniglia. Non ho sentito mio marito che si avvicinava, quando mi ha abbracciato sono trasalita. Ho risposto al suo bacio per non attirare sospetti, ma avrei tanto voluto correre via da lui. Anche se avessi trovato il coraggio di farlo, le pieghe dell’ampia tunica mi avrebbero bloccato i piedi. Erano come una piovra gigante, un mostro vivo nascosto dentro di me che mi costringeva a muovermi in modo lento e solenne. Ho aspettato l’ascensore con lui accanto, che mi stringeva una spalla. Non lo guardavo, ma sentivo il suo sorriso su di me. Mi parlava, ma non capivo cosa diceva, non lo ascoltavo, non lo comprendevo, avevo la strana sensazione che quella cappa scura avesse inghiottito non solo il mio corpo ma anche il mio spirito.I primi tempi del matrimonio, mio marito mi portava a spasso, e mi aveva promesso che avrei potuto anche lavorare. Ma dal momento in cui ha iniziato a frequentare quella moschea, la mia vita si è trasformata in un incubo. Segregata in casa, picchiata per un nonnulla, costretta a pregare cinque volte al giorno e a indossare il velo integrale. E i guanti neri, perché nemmeno un centimetro di pelle si potesse vedere. Ero sola, segregata nella mia prigione».

Un sistema di esercizi che garantisce risultati rapidi e duraturi: corpo snello e modellato, addominali tonici, zona lombare irrobustita, postura migliore. Un manuale semplice, che spiega come ottenere questi risultati direttamente a casa.