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Mario Mancini

    Die fröhliche Wissenschaft der Trobadors
    Stilistik als Erfahrung
    Stilistica filosofica
    • Nel campo degli studi letterari la stilistica, come una modalità di interpretazione che muovendo dal "particolare", dall'immediatezza del fenomeno, vede insieme "lettera" e "spirito", "testo" e "mondo", è tornata al centro dell'interesse. Il volume ripercorre l'opera di alcuni tra i maggiori critici del Novecento - Leo Spitzer, Ernst Robert Curtius, Erich Auerbach, Gianfranco Contini - mettendone in rilievo la forte componente filosofica. Vengono coinvolti poi, proprio in rapporto alla "forma", ai problemi dello stile, al "leggere tra le righe", filosofi come Hegel e Leo Strauss, e i romanzi di Thomas Bernhard, dove, attraverso il libro, strumento privilegiato di iniziazione, "si mercanteggia con il caos". Alle radici della critica stilistica, e in tutti questi autori, c'è la consapevolezza che leggere un testo è un'esperienza, un'"esperienza vitale": "Ciò che noi in un'opera comprendiamo e amiamo è l'esistenza di un uomo, una possibilità di noi stessi" (Auerbach)

      Stilistica filosofica
    • Im Horizont der Postmoderne, die auch im Bereich der Literaturwissenschaft die elitäre Kluft zwischen Hochkultur und Populärkultur überwindet und den überlieferten Kanon problematisiert, wird die Stilistik wieder relevant. Diese postuliert nämlich – auf souveräne Weise in den Arbeiten von Leo Spitzer, Ernst Robert Curtius und Erich Auerbach – die Konvergenz von Erscheinungsformen des Textes, Konstitution des Sinns und Lebenswelt. Jenseits von Abstraktion und leerer Akribie entdeckt die Stilistik die Figur des „Connaisseurs“, des Dilettanten, des Lesers, und die Bücher werden – wie beim Maler Strauch, wie beim „Umblätterer“ Reger bei Thomas Bernhard – Ahnen, Begleiter, Freunde. Was wir an einem Werk verstehen und lieben ist, letzten Endes, „das Dasein eines Menschen, eine Möglichkeit von uns selbst“ (Auerbach).

      Stilistik als Erfahrung