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Antonio Pennacchi

    26. január 1950 – 3. august 2021
    Mammut
    Shaw 150
    Canale Mussolini. Parte seconda
    Eine rote Wolke
    The Mussolini Canal
    • The Mussolini Canal

      • 536 stránok
      • 19 hodin čítania
      4,0(53)Ohodnotiť

      The Mussolini Canal is one of the great achievements of contemporary Italian fiction. It spans 100 years of Italian history as seen through the lives of the Peruzzi family, who are among the 30,000 peasants from Northern Italy sent down to farm the newly-drained Pontine Marshes outside Rome in the 1930s. Mussolini is revered by the Peruzzi family, who must reconcile their admiration for Il Duce with the failings of Fascism which slowly envelop them. Contemporary events permeate the book and the hardship and misery of earlier periods are seen against the background of modern prosperity. It won the Strega prize in 2010 in Italy and has sold over 400,000 copies in Italy

      The Mussolini Canal
    • Eine rote Wolke

      • 279 stránok
      • 10 hodin čítania

      In einer Kleinstadt im Süden Romas geschieht ein grausamer Doppelmord, bei dem ein junges Liebespaar mit insgesamt 184 Messerstichen getötet wird. Bald ist ein Schuldiger gefunden und der Fall scheint gelöst. Giacinto, ein Freund der beiden, ist arbeitslos, introvertiert und vermutlich homosexuell. Doch die Zeugenaussagen sind widersprüchlich, die Verdächtigen erweisen sich als unschuldig, die Unschuldigen schließlich als verdächtigt ... Antonio Pennacchi, der "kleine Bruder von Italo Calvino", mit einem kriminalistischen Vexierspiel, das den Leser immer wieder aufs Glatteis führt.

      Eine rote Wolke
    • Shaw 150

      Storie di fabbrica e dintorni

      • 220 stránok
      • 8 hodin čítania

      Racconti bruschi, irriverenti, che pure, e neanche di rado, si aprono su una nota di vero e proprio strazio, questi di Antonio Pennacchi, uno scrittore che si conferma come uno straordinario, eccentrico talento della narrativa italiana contemporanea. Operai, capiturno, capireparto, sindacalisti, marescialli con figlie rivoluzionarie, mariti e mogli con storie ordinarie e straordinarie di amori, disamori, corna, ire da aggredirsi e tenerezze da strappare il cuore. Racconti come Nodulo cosmico, Marco o Avanti Savoia si pongono come vertici della forma narrativa breve, ma il lettore sceglierà da sé quelli che preferisce, se qualche capitolo dell'epopea delle Paludi Pontine e delle città della bonifica, che Pennacchi va costruendo fin dai suoi esordi di scrittore, o le storie in cui si agitano manifestanti e cortei o piuttosto quelle che mettono in scena drammi individuali, scoppi di ferocia primitivi, devozioni più forti del tempo.

      Shaw 150
    • Mammut

      • 188 stránok
      • 7 hodin čítania

      Benassa è lo storico, coriaceo rappresentante sindacale dei lavoratori alla Supercavi di Latina- Borgo Piave. La tuta blu sull'anima, la trattativa nel sangue, era il terrore di ogni direttore del personale. Tutti i comunicati che emetteva il Consiglio di fabbrica, li componeva lui di notte. Ed erano poemi. "Mazzate a rotta di collo sull'Azienda e su tutti i Dirigenti. Come movevano una paglia, lui li tartassava sopra la bacheca". Sapeva fare solo quello. E solo quello aveva sempre fatto. Per anni ha guidato le lotte dei compagni, tra cortei e blocchi stradali, picchetti e occupazioni, conquiste e delusioni, ma ora che bisogna combattere l'ultima decisiva battaglia sindacale, la gloriosa azione collettiva per tenere la fabbrica aperta e sul mercato, Benassa è stanco. Sul punto di mollare. O forse no. Dopo un'occupazione epica della centrale nucleare di Latina, in due giorni di febbrile clausura nel sepolcro dello stabilimento, Benassa cerca di spiegare ai propri compagni le sue ragioni. Perché dopo vent'anni spesi a lottare per loro sta per cedere alle richieste del capo del personale? Perché è sul punto di accettare di essere pagato per stare fuori dalla fabbrica? Questo è il primo libro di Antonio Pennacchi, il suo romanzo d'esordio, una grande epopea operaia scritta nel 1987, quando era lui pure come Benassa operaio in Fulgorcavi, e il suo eccentrico talento doveva vedersela coi turni di notte alle coniche e alle bicoppiatrici. Con il suo stile ribaldo, insieme ironico e drammatico, racconta una storia di fabbrica e di conflitti sindacali, di un tempo in cui gli operai erano davvero "uno per tutti e tutti per uno" e tra i capannoni della Fulgorcavi/Supercavi si alternavano la rivolta radicale e la solidarietà più accorata, l'odio per il lavoro organizzato e l'orgoglio per la potenza delle macchine. Nel frattempo quella classe operaia "che doveva fare la rivoluzione", e che invece si è avviata inesorabilmente all'estinzione, proprio come i mammut nella preistoria, è tornata a farsi vedere e sentire. Colpo di coda, canto del cigno? O rinascita, riscossa? Come si dice, ai posteri... Quello che è certo è che il romanzo di Pennacchi, che di quella classe ci racconta gioie e dolori, fatiche e speranze, conserva ancora intatta la sua forza e la sua illuminante sagacia, e quella capacità, che è tipica solo dei classici, di essere esemplare.

      Mammut